lunedì 17 agosto 2009

Umano troppo Umano: da Iesu a Nietzsche, passando per Dawkins.

Vi propongo questa Dianae Mundi Trigemina Imago: una triplice visione del modo di intendere il mondo che ci circonda. Avremo modo di osservarlo tramite gli occhi di un Messia, di uno Scienziato e di un Filosofo. Secondo Cicerone, la Prudentia doveva essere divisa in 3 parti: la Memoria, l'Inteligentia e la Providentia. Alberto Magno e San Tommaso tentarono di fondere il De Causa di Aristotele con le idee Ciceroniane (a cui si attribuirono erroneamente le Rhetoricae ad Herennium interpretando il De Inventione) nella scolastica.
Tiziano ne dipinse la sua allegoria

Allegoria della Prudenza, Tiziano

Tale Prudenza dovrebbe contrastare la Scienza, almeno secondo l'interpretazione illuministico-patristica. Ci furono momenti del pensiero occidentale in cui tale battaglia non ebbe non solo luogo, ma addirittura Apollo e Diana vivevano in perfetta armonia, en to pan, parlando un linguaggio simile, con segnanti diversi, ma pur sempre Umani, troppo Umani.

Jesus in India? -- BBC Documentary



Quando avete finito di guardare questo video, potete passare alla visione di questi due

Richard Dawkins - The Virus of Faith


Human, All Too Human : Nietzsche


Tutte le volte che leggo o sento di Nietzsche mi viene in mente il quadro psicoanalitico che Gustav Jung diede di questo prominente filosofo, in paragone a due altre figure importanti per la cultura occidentale, Paolo di Tarso, meglio noto come San Paolo e Richard Wagner. In particolare due studi di Jung sono da considerarsi: La libido: simboli e trasformazioni e I fondamenti psicologici della credenza negli spiriti.
Gustav Jung è una fonte immensa nell'interpretazione non solo della psicoanalisi, ma della mente umana in senso lato, capace di creare miti e leggende.
Se si potesse trovare una lezione da trascrivere tramite le opere di Nietzsche potrei descriverla come una massima che Jung ci concesse tempo fa': conosci le tue paure e le tue psicosi e potrai convivere con esse in modo pacifico, addirittura vincerle se si volesse.

Tale metodologia simpatetica con il propio essere dovrebbe condurre al definitivo obiettivo di ogni pensatore, sia esso ateo come Dawkins, sia pio e religioso come il Saulino dopo la conversione, sia esso un presunto Messia come Iesu o Buddha. Esisterà sempre un momento se non una serie di essi, nella vita di ognuno di noi capace di dare un'indicazione chiara del perchè si sia diventati ciò che si è e si sarà. E tale bivio pitagorico sarà tanto profondo quanto inconscio, poichè creerà nella nostra psiche una spinta apparentemente innocua e sottovalutata, nascosta e gradatamente inoculata entro le nostre reazioni sensibili e razionali. In ultima analisi, Umane troppo Umane.

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